Il libro di testo : Si o no?
Pensieri ” on the road ” di M. Oliveta Dulcetta, docente di Tedesco presso ITC Rizza di Siracusa
Il libro di testo è un argomento di grande attualità in questo periodo . Fa bella mostra di sè sui tavoli di tutte le scuole italiane. Copertine lucide , grafica nuova ,immagini colorate e graffianti , pagine ammiccanti.Contenuti “moderni” : al posto della classica descrizione della famiglia tedesca si trova una e- mail dove un ragazzo di Amburgo descrive i componenti della sua famiglia al suo amico Italiano .Il libro di testo è corredato da altri libretti – eserciziari -manualetti – libro A – libro B- test ,audiocasetta A- audiocassetta B- CD- libro dell’ insegnante , libro dell’ alunno……,ma , diciamo la verita , raramente tutto questo materiale trova posto sui banchi di scuola , spesse volte viene confinato sotto il banco o in un cassetto per essere in tanto in tanto spolverato….Disporre di tanto materiale rende ” moderno” l’ insegnamento e soprattutto rassicura l’ insegnante e lo fa sentire “al passo coi tempi” Ma , mi chiedo ,basta questo a rendere il tutto veramente moderno? Ma soprattutto che prezzo ha questa presunta modernità ? Un prezzo molto alto. I prezzi dei libri continuano inesorabilmente a salire , spesso le famiglie sono costretti a forti sacrifici per poter fronteggiare le spese scolastiche dei propri figlioli. E se si sperimentasse una scuola senza libro di testo? E se si iniziasse ad organizzare la propria didattica creando giorno dopo giorno le attività?. Tutto questo è sicuramente molto faticoso , ma certamente molto soddisfacente .Il libro di testo è un libro che finge di essere destinato agli studenti e, in realtà, se uno appena lo sfoglia, si accorge che non è così. Il libro di testo tarpa le ali alla creatività e all’ immaginazione. Non ho mai nutrito una grande simpatia nei confronti del cosidetto ” libro di testo” , nè ho mai accettato questo rapporto di dipendenza dell’ insegnante nei confronti di un manuale che , fisso , immutabile nel tempo , ha la pretesa di voler rispondere alle esigenze quotidiane degli alunni e dell’ insegnante tracciando ogni giorno il percorso da seguire .L’ autore del testo , questo sconosciuto , ha organizzato la tua vita professionale , ha con lungimiranza previsto quello che per te e per i tuoi alunni sarà utile . Ha stabilito a tavolino tutte le tue attività . Ha deciso quando è il momento di introdurre la negazione ” Nicht” . Poco importa se i tuoi alunni ti chiedono in anticipo quella struttura . Basta rispondere ” Adesso non è il momento ” .Una bella comodità il libro di testo . Entrare in classe e rifare il percorso deciso da un’ altro . Un vero e proprio mago questo autore. Peccato pero che in questo modo si appanna il cervello , peccato pero assistere ad una completa spersonalizzazione dell’ insegnamento, peccato pero non sentirsi liberi. Spesso mi sono trovata “legata ” a una unità programmata – decisa-organizzata- preventivata -scelta dall’ autore del libro e avvertire un profondo senso di disagio perche’ quel testo non andava bene ” quel giorno ” , “in quella classe” e “con quegli alunni” … Ho sempre cercato di svincolarmi da tutto cio’ che è definito , chiuso , stigmatizzato. . Le nuove tecnologie mi hanno dato una mano…. , hanno dato respiro alla mia creatività, mi hanno regalato la possibilità di creare personalmente le attivita’ didattiche, che intendo svolgere ” quel giorno “, “per quella classe ” e “per quegli alunni ” Mi sono finalmente liberata dal ruolo di docente – distributore di notizie e conoscenze , per diventare assieme ai miei alunni l’ artefice e il creatore di un lavoro didattico veramente innovativo e personalizzato. Grazie alle nuove tecnologie ho la possibilità di creare dei testi aperti , mai conclusi e definitivi , sempre ” in costruzione” magari imperfetti , ma autentici ,senza gabbie, senza confini …. non è forse senza confini la nostra mente? Non sono forse liberi i nostri pensieri ? Perche’ cercare allora di definire e circoscrivere un testo , che di per se’ deve essere sempre in movimento e rifiuta l’ immobilismo? La sua raison d`être è proprio la sua possibilita’ di ampliarsi , di modificarsi ! Fissare gli elementi che lo costituiscono , fissi , immutabili , significa decretarne il suo fallimento . Non esiste un testo o una attivita’ vincente , esiste piuttosto una continua rielaborazione e una continua rimozione del superfluo. < ?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />
M. Oliveta Dulcetta