Bene, abbiamo il taglio delle tasse promesso dal premier e… il taglio degli organici (2%) della scuola, di cui solo il 13 novembre la Moratti affermava di essere all’oscuro.
Ora se esistesse ancora una correttezza politica, ma anche semplicemente morale, ci aspetteremmo le dimissioni immediate del ministro dell’Istruzione.
Aspettiamoci invece di sentire le giustificazioni a questo nuovo taglio sull’istruzione… e poi parlano di riforma.