Segnalo la campagna di Amnesty International per far pressione su Yahoo affinchè contribuisca al rispetto dei diritti umani in rete.
Ricordo che l’episodio a cui ci si riferisce (l’individuazione dell’identità di un giornalista che usava i servizi internet del provider americano) ha comportato la condanna del giornalista cinese a 10 anni di prigione per reati connessi con il diritto alla libertà di espressione, riconosciuto dal diritto internazionale.
La notizia su Amnesty Italia, l’appello può essere sottoscritto online.
Vi invito a diffondere la notizia sui vostri blog in quanto i recenti accadimenti indicano che si sta attuando, con il consenso di società e governi, un restringimento generale delle possibilità di libera espressione in rete anche nei paesi che rappresentavano la "culla della democrazia" occidentale. ;-(