Anno: 2006
Tesi sui blog
da vinbelsito
adgblog
Benvenuti su adgblog, il blog dell’ Accademia del Giglio!
Questo spazio nasce come espansione naturale del nostro ormai storico sito www.adg.it per l’esigenza di comunicare in modo dinamico con il resto del mondo. Questo blog vorrebbe diventare un punto di riferimento per tutti i nostri studenti ed ex-studenti, e certo anche per i futuri, in modo da non perderci di vista e mantenere il legame tra noi, con la scuola, con Firenze e con l’Italia.
L’ Accademia del Giglio è una scuola specializzata nell’insegnamento della lingua e della cultura italiana agli stranieri.
commento di Roberto Balò
Classe 3 Europa: un nuovo blog didattico da Rosignano Solvay
Segnalo la nascita di un nuovo blog didattico di scuola primaria, a cura della maestra Palma Prisco di Rosignano Solvay, in provincia di Livorno.
Con i suoi bambini di terza classe inizia una nuova avventura….
Lascio alle sue parole il compito di presentarvela:
Da tempo avevo in mente un “qualcosa” per “coniugare” informatica ed espressività a fini didattici.
da Edidablog: Ecco i vincitori
Portale Weblog & Podcast del M.P.I.
Commissione Tecnico Scientifica di valutazione di Blog e di Podcast
Rieccomi
Finalmente, rieccomi qui. Finalmente un po’ di tempo libero (alle 23.30) mi consente di postare qualcosa dopo anni che non lo faccio (uno, due… boh!) … e poi dicono che gli insegnanti nulla faciucchiano….
In questo periodo sono stato impegnato a fare e disfare sul sito della mia scuola che tengo io (http://www.scuolamedianievo.it), ad imparare il linguaggio php e cercare di realizzare qualcosa con esso, a fare e disfare con il java ed imparare che con esso la matematica non è un’opinione (2,55 – 1,55 fa 0,99 e non 1, misteri della vita). Esporare i misteri insondabili dell’accessibilità e pensare che sia tanto fumo e poco arrosto. Insomma ho fatto di tutto, adesso spero non passi un altro anno prima che posti altro. Ciao a tutti e bentornato a me medesimo.
Danimarca chiama Italia!!!
Progetto E-Journal/Blog in lingua inglese!
Per saperne di più eccovi l’URL del loro E-Journal, appena inaugurato: http://www.ejournal.fi/flush/
Gli interessati – colleghi CLIL ed anche di Inglese (Melanie, che ne dici?)- possono postare direttamente sull’ E-Journal e così stabilire un primo contatto, oppure segnalare la disponibilità in BD.
Ciao
Patrizia
ptirel@tin.it
E-learning: panacea per i problemi della formazione ?
Il neologismo e-learning è un termine che sta riscuotendo un buon successo di pubblico e di critica, tanto che si è ormai stabilmente insediato nei diversi ambienti della formazione. Aumenta, di anno in anno, il numero delle istituzioni formative, soprattutto università ed aziende, che si avvalgono di questa modalità per attivare corsi di aggiornamento e perfezionamento, master e, in alcuni casi, lauree di primo livello. E-learning, nell’accezione comune, ha sostituito, anche se non completamente, l’ambiguo acronimo FAD (Formazione A Distanza). Quest’ultima continua, in ogni caso, ad opporre una strenua resistenza al cambiamento, sostenuta soprattutto dai cospicui investimenti, operati nel settore dalle numerose agenzie, spuntate a centinaia negli ultimi anni, e che hanno fatto della formazione un vero e proprio affare. Il concetto sotteso dal termine “e-learning”, è, innanzi tutto, più esteso del concetto di FAD, che rinvia ad una didattica incentrata più sui contenuti che sulle persone. FAD vuole esprimere un’idea neutra, cercando di collocarsi in una posizione equidistante tra i due principali attori della formazione, il docente e il discente. E-learning richiama, invece, l’idea di apprendimento (to learn = apprendere) e pertanto rivolge una maggiore attenzione al discente piuttosto che al docente. Del resto, in questa modalità di formazione, il docente scompare o, piuttosto, si trasforma nella figura del tutor on line, personaggio misterioso ed invisibile, che opera dietro le quinte; a volte è visto come una specie di deus ex machina, incaricato di sbrogliare la matassa, quando le cose si stanno facendo complicate, a volte poco più di un buon tecnico informatico, che garantisce la stabilità e la continuità del collegamento e quindi della “fruizione” dei contenuti. Scegliere tra FAD ed e-learning significa, in qualche modo, operare una scelta di campo pedagogico, schierarsi tra il vecchio che resiste e il nuovo che avanza, tra chi pone l’accento sulla “trasmissione” di contenuti e chi intende ricreare, seppure in maniera virtuale, le interrelazioni che si instaurano tra discenti e tra docente e discente in un’aula scolastica.
Questo clima collaborativo, teorizzato nel coooperative learning e implementato in tante esperienze della scuola primaria e secondaria, tende a favorire non solo l’apprendimento puro e semplice di “contenuti” ma, soprattutto, quello di “comportamenti” e, in ultima analisi, di “competenze”. Insomma, si ripropone il dualismo tra chi ritiene che compito principale di un corso di studi sia quello di “informare” e chi invece sostiene che tale corso debba assolvere al compito di “formare”, lo stesso dualismo che nasce tra due diverse modalità di interpretare il ruolo del docente. Al momento, i due schieramenti sono in perfetta parità, ma sono sempre più diffuse modalità di FAD che potremmo definire “enhanced” (potenziate) e che consistono nell’aumentare l’interazione tra il discente, “lettore” di contenuti in Internet, e il tutor on line, attraverso l’uso di forum, e-mail e, qualche volta, chat. Siamo, tuttavia, ben lontani dalla soluzione definitiva del problema. Da una parte, è certo che queste modalità di erogazione della formazione hanno contribuito a rimuovere parzialmente gli ostacoli sul cammino della piena attuazione del processo di apprendimento-insegnamento: difficoltà di accesso alle aule ed ai laboratori, a causa del sottodimensionamento delle strutture esistenti, distanza dalle sedi scolastiche e relativi tempi di percorrenza per raggiungerle, difficoltà a sostenere i costi di soggiorno presso la città sede dell’ente di formazione, situazioni particolari dovute a condizione fisiche di inabilità, temporanea o permanente, ecc. Dall’altra parte, si impone sempre più urgentemente la necessità di cambiare il punto di vista sulla strutturazione dei contenuti “elettronici” e sulla progettazione degli ambienti virtuali, attraverso i quali avviene l’apprendimento. Eliminare la presenza del docente come intermediario tra le competenze da far apprendere – il “cosa” – e il discente è, al momento attuale, estremamente improponibile, senza un ripensamento sul “come” fare didattica in un ambiente innovativo e ancora poco strutturato. A questo punto non resta che sospendere il giudizio sull’e-learning. Allora, FAD? No, grazie. Meglio “FAi Da te”.
Blog si educazione motoria/fisica
Ciao a tutti amici!
sono sempre alle prese con la mia ricerca sui weblog nei contesti scolastici. Avrei bisogno di un’informazione: qualcuno di voi conosce dei blog dedicati all’educazione motoria, psicomotricità, educazione fisica, educazione allo sport, progetti di educazione corporea (danza/musica/gioco),…insomma blog di qualsiasi ordine, grado e genere di scuola o anche di extra-scuola che si interessano in chiave educativa/formativa di educazione motoria e sport!
Se qualcuno di voi ne fosse a conoscenza sarebbe così gentile da segnalarmeli?
Grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
un abbrraccio!
Chiara Friso