Cara Gelmini la scuola non è regionale – LASTAMPA.it

… L’Italia è una nazione multietnica per ragioni storiche. Siamo figli delle culture del Mediterraneo, del Medio Oriente e poi dei popoli del Nord. L’estro e la genialità che ci hanno contraddistinto nel tempo vengono anche da questo miscuglio di etnie e delle loro culture. Tanto più striderebbe in Italia una scuola improntata al regionalismo. …

UMBERTO VERONESI su LA STAMPA.it
Cara Gelmini la scuola non è regionale – LASTAMPA.it

L’ipotesi di legare il reclutamento dei docenti alla provenienza regionale – di cui ha parlato il ministro Gelmini nell’intervista alla Stampa – può apparire come un atto discriminatorio nei confronti del Meridione e rischia di impoverire culturalmente la nostra scuola. …

… Gelmini, contestata a Milano, se ne va

Sono reduce, e non è finita qui, da giornate lavorative 24 ore su 24 per pensare, ripensare, scrivere, copiare, consegnare, rivedere, leggere normative … etc. etc.

Vorrei sapere cosa ne pensano di tutto questo il Ministro Gelmini e il Ministro Brunetta.

Certo nella scuola siamo degli incompetenti e dei vagabondi… in fondo ce lo meritiamo finchè non ci renderemo conto di essere dei professionisti e non rivendicheremo tale stato.

In genere sono molto moderata e riflessiva, ma quando ti accorgi che navighi nel caos di mille leggi messe in piazza come se si stesse rivoluzionando il mondo, senza tener conto di ciò che molti docenti, certo non tutti come ovunque del resto, hanno fatto per la scuola in questi anni ogni moderatezza salta e ti arrabbi sul serio.

Sono arrabbiata per il susseguirsi di circolari, note, regolamenti sulla valutazione che provengono dal ministero, per il bombardamento di alcuni media spesso mal informati che mettono in confusione, oltre che gli addetti ai lavori, anche studenti e famiglie.

Chi mi conosce sa bene che amo il mio lavoro da sempre e che, nonostante tutto, credo nella scuola e in ciò che può dare ai giovani senza plagio o deformazione.

Per autoproteggersi sarebbe meglio chiudere gli occhi e non vedere lo sfascio che piano piano si sta creando volutamente nella scuola pubblica.

leggi: Gelmini, contestata a Milano, se ne va

Education 2.0

education20

È una rivista online sul mondo dell’education, rivolta a tutti gli attori del mondo scolastico, dell’educazione e della formazione (insegnanti, dirigenti, formatori, studenti, genitori ecc.)

È una community, un ambiente in cui tutti gli utenti potranno approfondire, discutere, condividere le esperienze, esprimere il proprio parere attraverso l’invio di articoli e commenti.

Il parco autori di education 2.0 è composto da un team di esperti del settore sotto la direzione scientifica dell’ex ministro dell’istruzione Luigi Berlinguer.

vai a educationduepuntozero

La formazione del giovane nell’era digitale

Si terrà
lunedì 25 maggio 2009, con inizio alle ore 9:00 e fino alle ore 13:00,
presso l’ aula magna dell’Istituto Tecnico Industriale “M.L. Cassata” di Gubbio,
il
Convegno/dibattito
sul tema
La formazione del giovane nell’era digitale

convegnoitis

I lavori proseguiranno nel pomeriggio, a partire dalle ore 15:00 e fino alle ore 18:00.
In scaletta interventi di
Domenico Parisi, Andrea Garavaglia, Floriana Falcinelli, Alfredo Milani.

Il manifesto del Convegno si può scaricare qui.
E’ anche possibile registrarsi qui.
E’ disponibile il programma definitivo del Convegno.

fonte: ITI-GUBBIO

Un cento più difficile! E una lode più lontana!

Appena letta l’ordinanza O.M. n. 40 dell’8.4.2009 sugli esami di Stato del 2° ciclo d’istruzione mi è venuto subito questo dubbio… ora non è più un dubbio, ma un’ulteriore conferma che non mi ero sbagliata:

Un cento più difficile! E una lode più lontana!
di Maurizio Tiriticco

Beatrice Mezzina e Camilla Schiavo (in bacheca della didattica, www.edscuola.it) avanzano alcune osservazioni critiche in merito a quanto sancito dall’om 40/09 che disciplina lo svolgimento dei prossimi esami di Stato del secondo ciclo di istruzione. Tra l’altro, a proposito dell’integrazione del punteggio finale da parte della commissione fino ad un massimo di 5 punti, rilevano il dubbio seguente: “il punteggio di almeno 15 di credito scolastico, che ieri era rapportato a 20 totale, oggi dovrebbe essere rapportato a 25 totale, mentre i punteggi complessivi delle prove d’esame oggi restano almeno 70, pur in presenza di una riduzione di 5 punti attribuiti al colloquio”. Dubbi analoghi manifesta Claudio Cereda in un’intervista concessa alla stampa lo scorso 9 maggio il cui titolo è “Maturità: il 100 è un miraggio”. E sarà proprio così!

continua a leggere alla fonte: U. S. R. per l’Umbria – SERVIZIO TECNICO-ISPETTIVO

Altri riferimenti: da LA STAMPA – Maturità, il 100 è un miraggio
Diplomarsi con il massimo dei voti è quasi impossibile: per una “svista” dei ministri

Programma Conchiglia: non è stato aggiornato

Programma Conchiglia

Il programma “Conchiglia” per l’anno scolastico 2008/2009 non è stato aggiornato e quindi non deve essere utilizzato dalle Commissioni di Esame.

Relazione del Presidente

Il personale delle istituzioni scolastiche o il Presidente di commissione di esame prelevano il “fascicolo del Presidente di commissione” ovvero il “modello ES3” dal sito dell’Invalsi.

Al termine delle operazioni di esame il Presidente della commissione, in base a quanto disposto dall’Ordinanza Ministeriale n. 40-2009, consegnerà il modello ES3 compilato alla scuola che lo inoltrerà all’ufficio territoriale provinciale corrispondente.

Quest’ultimo raccoglierà le buste, provenienti da tutte le istituzioni scolastiche sedi di esame, che saranno ritirate a cura dell’Invalsi.

Le indicazioni segnalate sui moduli costituenti il modello ES3 saranno rilevate tramite scansione digitale; i fogli, perciò, non dovranno essere spillati o piegati ma solo raccolti in fascicolo e riposti in una normale busta di formato A4.

fonte: Osservatorio nazionale INVALSI –  www.invalsi.it/invalsi/servizi2.php?page=osservatorio


Di nuovo tutto “a mano” o quasi compresi i verbali…
E’ vero che il programma non era eccellente, ma risparmiava un po’ di fatica.
Chissà quali saranno i motivi …

Valutazione del comportamento ai fini dell’esame finale di Stato

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Roma, 7 maggio 2009

OGGETTO: Valutazione del comportamento ai fini dell’esame finale di Stato nella scuola secondaria di secondo grado (anno scolastico 2008/2009)La fase degli scrutini conclusivi è uno dei momenti qualificanti dell’anno scolastico, poiché costituisce la naturale verifica collegiale degli esiti del processo di insegnamento-apprendimento.

In quanto tale la valutazione degli alunni non può non considerare con la dovuta attenzione i risultati effettivi, in termini di conoscenze e competenze, raggiunti dagli alunni. Al tempo stesso, la valutazione non può risolversi nel semplice calcolo matematico dei voti da essi conseguiti nelle singole discipline, poiché essa investe, come ben sanno dirigenti e docenti, anche una serie di variabili (da quelle personali, temporali e ambientali) che contribuiscono a definire il profilo del singolo alunno e il livello della sua preparazione.

In proposito, anche in relazione ai numerosi quesiti pervenuti dalle scuole e al fine di evitare interpretazioni non uniformi, si ribadisce che il voto di comportamento concorre alla valutazione complessiva dello studente (art. 2, comma 3, legge 30 ottobre 2008, n. 169).

Con riferimento all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, si conferma, pertanto, che il voto di comportamento, per l’anno scolastico corrente (art. 2, comma 1 dell’O.M. 8 aprile 2009, n.40), concorre alla determinazione della media dei voti ai fini sia dell’ammissione all’esame stesso sia della definizione del credito scolastico. Rimane, ovviamente, l’esclusione dall’esame finale di Stato degli studenti con un voto di comportamento inferiore a 6 decimi.

 

Fonte: M.I.U.R. – C.M. n.46 del 7 maggio 2009