Roma Carabinieri a scuola

Carabinieri a scuola per controllare il comportamento del personale rispetto alla Riforma Moratti: fra metodo e follia

Lunedì 13 settembre, in occasione dell’inizio dell’anno scolastico, gli insegnanti, il personale amministrativo e i collaboratori scolastici della scuola media di via Fosso dell’Osa (estrema periferia orientale di Roma) hanno avuto una singolare sorpresa.
Alcuni militi dell’arma dei carabinieri si sono presentati a scuola e hanno posto domande di questo genere: “L’inizio delle lezioni è stato regolare? Ci sono insegnanti in sciopero (sic!) o in agitazione contro la Legge di Riforma della scuola?”.
Non risultano comportamenti analoghi in altre scuole, resta il fatto che simili pensate di qualche zelante sottufficiale sono il frutto di una pressione crescente contro i lavoratori della scuola, gli studenti e persino quei dirigenti che si rifiutano di applicare come soldatini la Riforma – meglio sarebbe chiamarla controriforma – Moratti.

Fonte: PeaceLink

Buttiamola sul ridere…

Letizia Moratti, computer e gessetto
di Michele Serra (satira preventiva…)
15 Sep 2004

Con il nuovo anno scolastico gli studenti italiani troveranno importanti novita’, primi frutti della riforma Moratti. Che, come si sa, e’ un coraggioso esperimento che fonde elementi apparentemente in contrasto: tradizione cattolica italiana e atmosfera da campus americano (la messa sara’ in inglese, la comunione sara’ somministrata con ostie McDonald’s), taglio dei costi e miglioramento del servizio, licenziamento degli insegnanti e loro aumento di numero. Simbolo di questa riforma saranno i nuovi computer con schermo di lavagna, identici a quelli normali ma senza tastiera: si scrive con il gessetto. Pesano trentotto chili ma sono molto convenienti, la cava di ardesia che ha vinto l’appalto con il ministero si e’ impegnata a fornire anche il cancellino di pezza Improbabile, in tempi stretti, l’introduzione dei piu’ moderni computer a calamaio, piu’ costosi e con il difetto di un fortissimo scricchiolio del pennino sullo schermo. Per ottimizzare il tempo, si comincera’ a studiare gia’ sullo scuola-bus.

La nuova figura professionale dell’autista-tutor (due ruoli, un solo stipendio) recitera’ l’Eneide scandendo la difficile metrica latina col clacson. Cambia anche la vecchia figura del bidello: anziché ricevere gli alunni con la tradizionale formula della scuola gentiliana, ‘ragazzi non fate casino’, il bidello-tutor accogliera’ le scolaresche sottolineando le istanze motivazionali della giornata e promuovendo un corretto planning delle attivita’ didattiche. Per svolgere meglio questo difficile compito il bidello-tutor sara’ protetto da guardiole antiproiettile.

Qualche polemica per le ore di inglese: sono state ridotte da cinque a una sola, ma il ministero garantisce le altre quattro, a pagamento, a bordo di uno scuola-charter che atterra a Londra e riparte mezz’ora dopo. Sullo stesso modello, saranno differenziati l’orario di base, gratuito, e quello executive, a pagamento. Nell’orario di base le lezioni prevedono i banchi, le sedie e la cartina geografica dell’Europa che penzola lacera dalla parete. Per avere anche l’insegnante si deve passare alla tariffa executive.

Con la golden-card, ogni studente avra’ il diritto a una merendina confezionata a San Patrignano e, durante le interrogazioni, a una telefonata a un numero verde. La palestra con la spalliera svedese e le pertiche, retaggio della vecchia scuola gentiliana, sara’ sostituita da moderne gym-room con sauna, cyclette e solarium, basta pagare un abbonamento annuale all’American Contourella e uscire dalla scuola. Chi non vorra’ affrontare la spesa potra’ sempre ricorrere alla palestra scolastica tradizionale, con un precario-tutor che gli fara’ fare i piegamenti leggendo la Gazzetta dello Sport.

Il preside-tutor avra’ compiti speciali e straordinari: con un solo stipendio, sara’ in grado di perquisire gli studenti tossicomani, aggiornare la bacheca, affrontare a mani nude le madri dei somari convinte che loro figlio sia perseguitato dagli insegnanti, stirare la bandiera, frequentare corsi di aggiornamento, rilegare i libri della biblioteca e comperarsi la ventiquattrore di pecari che il nuovo regolamento impone ai direttori di istituto.

Le nuove divise da preside sono invece offerte dal ministero: qualche malumore per il disguido che ha fatto recapitare tailleur e filo di perle a presidi maschi, e il dopobarba di San Patrignano alle presidi femmine. Nuove materie: informatica soprattutto, con il primo biennio dedicato allo studio del bottone On-Off e il triennio conclusivo a spiegare correttamente per telefono al tecnico che al posto dei propri file appare un sito di back-gammon on line.

Restano anche le vecchie materie di impronta classico-filologica, ma riformate: Omero sara’ riletto in chiave aziendale (‘quantificare il gap motivazionale tra Achei e Troiani’, ‘Il viaggio di Ulisse nell’esperienza dei tour-operator’, ‘Se Enea avesse avuto un tutor, sarebbe morto?’).

Un crocifisso sara’ presente in ogni aula, ma per renderlo bene accetto anche agli studenti non cristiani verra’ chiarito che non si tratta di un simbolo religioso, ma del fondatore dell’albo professionale dei tutor.

Michele Serra
redazione@reporterassociati.org

Una richiesta di aiuto

Spero di non ricordare male, ma mi sembra che in Blog didattici si sia affrontato il discorso sulle piattaforme per i blog e che si sia discusso su quale fosse la piattaforma più adatta ad essere utilizzata per la didattica.
Purtroppo non ricordo chi ha posto il problema e nemmeno il periodo, per questo non so da dove cominciare a cercare.
Qualcuno di voi ha una memoria migliore della mia e può darmi una mano?

Grazie 🙂

carla

Una giornata per l’open source. L’Onu crea un’agenzia per la sua diffusione

di ma.ca.

L’Onu – che non ha mai nascosto le sue simpatie per la “fonte aperta” – ha compiuto un decisivo passo a favore della diffusione di software libero (o FOSS, Free and Open Source Software), creando all’uopo una nuova agenzia: il IOSN, o International Open Source Network, parte dei progetti che l’UNDP (United Nation Development Program) da tempo elabora per migliorare le prospettive di sviluppo delle aree più povere del pianeta e, più specificamente, per ridurre il cosiddetto “Digital Divide”, il gap tecnologico che oggi separa il Primo dal Terzo Mondo. Sabato 28 agosto, in 34 diverse nazioni, è stata indetta una Software Freedom Day, una giornata del software libero.

Fonte: l’Unità

Mailing List: Cris Italia

Metti una sera a cena e pubblica sul Web…

Come già preannunciato a MTB, ho pubblicato nei contributi della classe virtuale l’U.D. “A caccia di analogie e differenze” (da un’idea di Carmelo Stornello) con altri materiali allegati.
Ho pubblicato l’UD. prima di tutto perché lo dovevo a Carmelo, poi perché ci siete voi che potete rispondermi, criticarmi, correggermi ed esprimermi le vostre opinioni.

carla

PS. eh eh eh…la pubblicazione ha già dato i suoi frutti: ho salvato malamente un documento ed avevo perso la mia UD, per fortuna ne avevo una copia in classe

Appena nato :-)

L e t     T h e     C h i l d r e n     K n o w

http://letthechildrenknow.iobloggo.com/

Riporto una parte del post di presentazione: “Lo scopo di questo blog sarà unicamente quello di raccontare storie importanti che i bambini di oggi potrebbero non conoscere e dovrebbero. Sfrutto quest’occasione per realizzare un’idea che inseguivo da tempo: un collective blog. L’accesso sarà libero a chiunque vorrà contribuire a questo progetto, anche solo con un piccolo tassello o anche chi volesse occuparsi della gestione concreta del blog e del template.”
dg

A proposito di open source.

Ho chiesto a Marco P. se era in grado di tenere un corso on line su Linux, per tutti quelli che come me sono analfabeti.
Gli ho anche chiesto se aveva voglia e disponibilità per farlo.
Marco mi ha dato una risposta affermativa e mi ha inviato del materiale, tra cui una possibile base di partenza che potete visionare a questo indirizzo:

http://www.itis-einstein.roma.it/tic/gnu/

Chi è interessato può lasciare la sua adesione nei commenti.

Un programma per capire i manoscritti in arabo

L’Istituto di studi orientali dell’Università di Zurigo ha architettato un sistema originale per decifrare papiri e documenti arabi.
Insegnare a decifrare papiri, manoscritti e documenti arabi antichi: è l’obiettivo dell’Istituto di studi orientali dell’Università di Zurigo, che a questo scopo ha messo a punto un programma specifico per il computer.
Ricercatori e studiosi potranno avvicinarsi alla storia araba e islamica con maggiore facilità, in minor tempo e probabilmente anche in maniera più approfondita. Il tutto a costo zero.
La scuola, grazie a internet, è aperta a chiunque: studenti, ricercatori, specialisti del mondo intero e permetterà verosimilmente di portare alla luce migliaia di documenti che giacciono nelle biblioteche nazionali di numerosi paesi arabi, di studiarli e di metterli in valore, aprendo nuovi orizzonti alla ricerca. Un risultato di cui beneficeranno tutti: questa iniziativa rappresenta infatti il primo passo verso la costituzione di un inventario di papiri e manoscritti arabi dispersi nei quattro angoli del mondo.

Per saperne di più…