Ogni sette secondi un bambino muore di fame

Ogni sette secondi un bambino muore di fame, eppure oggi ci sono le condizioni economiche e tecnologiche per realizzare un mondo più sicuro, più prospero e più giusto per tutti.
Nel Settembre del 2000, durante il Millennium Summit, 189 Capi di Stato e di Governo si sono impegnati a lavorare insieme per raggiungere otto obiettivi:
1. eliminare la povertà estrema e la fame,
2. assicurare l’istruzione elementare universale,
3. promuovere la parità fra i sessi,
4. diminuire la mortalità infantile,
5. migliorare la salute materna,
6. combattere l’HIV/AIDS e le altre malattie,
7. assicurare la sostenibilità ambientale,
8. sviluppare una partnership globale per lo sviluppo.
Ora gli impegni presi in quell’occasione devono essere mantenuti.
Propongo a tutti i colleghi/amici di sostenere la Campagna “
No excuse 2015” promossa con il sostegno dell’ONU.
Vi invito a firmare la petizione on line “
No excuse 2015”, e ad esporre sui vostri Blog didattici il simbolo della campagna per far pressione sui Governi, affinché rispettino gli impegni presi.

Questo Blog aderisce
alla Campagna
No excuse 2015
promossa con il sostegno dell’ONU.

carla

La Fondazione Roberto Franceschi

La Fondazione Roberto Franceschi onlus,
con il patrocinio del Ministero dell’istruzione-Ufficio Scolastico per la Lombardia
e in collaborazione con l’Università L. Bocconi

promuove

Martedì 27 aprile 2004

Aula Magna Università L. Bocconi – Milano

Cultura digitale: diritto o privilegio?
Il diritto universale alle nuove tecnologie

Seminario di studio sulle nuove tecnologie e i diritti-doveri del cittadino
Le nuove tecnologie non devono cancellare libertà e diritti democratici

Per il programma vai alla Fondazione Roberto Franceschi

Unesco: Settimana mondiale dell’istruzione

Unesco: al via la Settimana mondiale dell’istruzione

Col motto “Education for all week” inizia oggi la Settimana mondiale per l’istruzione. Promossa dall’Unesco, la settimana intende sensibilizzare istituzioni, governi, associazioni e scuole sul fatto che, nonostante l’istruzione sia un diritto sancito dalle carte internazionali, oltre 100 milioni di ragazzi non possono beneficiarne. Ciò significa che poco meno di un bambino su tre – o più esattamente il 14% – non riceve un’istruzione primaria: i due terzi di questi sono bambine. Tutto ciò li rende vulnerabili alla violenza, allo sfruttamento alle malattie e alla povertà.
continua »»

Chi sono, come ho cominciato …

Chi sono, come ho cominciato e come sono arrivata fin qui

Mi chiamo Carla Astolfi, vivo a Ravenna, dove insegno Educazione tecnica alla scuola media.
Ho seguito per 4 anni il programma di sviluppo delle tecnologie multimediali (PSTD) come referente con distacco dall’insegnamento.
Frequento Internet quotidianamente da circa tre anni, prima come utente, poi come gestore di una newsgroup di MSN. Un gruppo nato e cresciuto con le qualità specifiche del network e che ha come finalità lo scambio libero di informazioni e conoscenze.
Dal Gruppo è nato il webmagazine che si occupa di cultura, politica e società e che è in rete dal settembre 2002, ma che, in un anno e mezzo di attività, ha assunto una sua precisa identità.
Prima di essere blogger sono dunque una mediattivista, in pratica una volontaria dell’informazione. Con le nuove tecnologie della comunicazione le persone hanno gli strumenti per produrre direttamente informazione. Chiunque abbia un minimo di alfabetizzazione telematica e una discreta abilità di scrittura può diventare un giornalista o meglio un volontario dell’informazione.
In realtà io non scrivo, coordino e pubblico gli articoli dei collaboratori che lavorano alla realizzazione della rivista. Nasco da subito come “editore”, non come giornalista.

Più di un anno fa incontrai in rete la parola Blog, non ne capivo il significato, ma ne intuivo le potenzialità didattiche. Incomincia a ricercare in rete, trovando migliaia di blog, ma nessuno didattico, non in Italia almeno.
Leggevo regolarmente gli articoli presentati sui vari settimanali cartacei e le mia curiosità cresceva, insieme alla convinzione delle potenzialità didattiche del nuovo mezzo.
Ho letto e studiato il libro di Maurizio Dovigi – Blog. Il tuo pensiero online con un clic – Apogeo. Milano, 2003 e sono partita per una sperimentazione individuale, sollecitata da Ipanema che aveva già aperto i suoi e che mi è stata sempre di grande aiuto.
Ho creato un primo Blog, solo per capire se la facilità di cui si andava tanto parlando, poteva essere un approccio facile anche per i ragazzi dagli 11 ai 13 anni. Come tutti sono andata ad esplorare le piattaforme esistenti, fino a scegliere Splinder.
Non avevo ancora chiaro come organizzare il lavoro, non sapevo se aprire un solo blog per le classi, o far aprire a ciascun alunno un proprio Blog. A fine luglio, aiutata da un amico, apro il mio 2° blog, scritto a più mani. Mi rendo conto che la differenza è inesistente e mi oriento nelle scelta del multiblog.
A settembre preparo il progetto che viene approvato dal Collegio docenti e inserito nel POF della scuola. Il Blog è già in linea, ma i ragazzi cominceranno a pubblicare solo a gennaio.
Non mi ero rassegnata ad essere sola nella conduzione di questa sperimentazione ed ho continuato a cercare nella rete altri insegnanti e altre scuole, fino a quando una sera tra i Blog più aggiornati intravedo Maestra Leila e dopo di lei trovo quadernone Blu, mtb e via via tutti gli altri.
Oggi conosco di persona Maria teresa, Leila, Carmelo che fino a pochi giorni fa leggevo via e-mail o sui loro blog. Li ho incontrati a Gubblio al convegno “Mondo Blog”, ma questo è un altro post…

carla