BlogDay!

3108 This! Il 31 agosto è il BlogDay, giorno destinato a conoscere altri blogger.

"Istruzioni per postare il BlogDay
1. Trova 5 nuovi blog che consideri interessanti.
2. Notifica ai 5 blogger che li raccomanderai durante il BlogDay 2006.
3. Scrivi una breve descrizione dei blog e inserisci un collegamento ai blog raccomandati.
4. Scrivi il BlogDay Post (il 31 Agosto) e
5. Aggiungi il tag del BlogDay usando questo collegamento: http://technorati.com/tag/BlogDay2006 e un collegamento al sito del BlogDay: http://www.blogday.org

Festeggia!"

Bassa tecnologia per lo sviluppo?!?

In questo fine d’anno scolastico stiamo tentando di far decollare l’edizione romana di "educarsi al futuro" avendo, tra le altre, la finalità di fornire una "capanna tecnologica" alimentata con fotovoltaico e dotata di alcune postazioni collegate alla rete internet (probabilmente via satelllite e wifi) dedicate a mantenere in contatto i nostri ragazzi e quelli del paese africano gemellato. 
Inoltre tra gli scopi del progetto c’è anche quello di utilizzare l’e-learning (usando rigorosamente free-software) per formare direttamente in loco i tecnici in grado di manutenere la tecnologia fotovoltaica ed elettronica.

Ok, detto così il progetto sembra banale ma poggia su due assunti principali:

  1. la richiesta esplicita della comunità locale di avere tali servizi-facilities
  2. il creare una piccola comunità tecnologicamente autosufficiente ed autoformante (istruzione a distanza)


Chi fosse interessato ai dettagli del progetto può chiederli in mail.

Ora, leggendo l’articolo su chip&salsa del 20 luglio (unitamente ad una serie di letture dell’ultimo periodo) mi rendo conto che in fondo stiamo lavorando nel solco del progetto dei "villaggi del millenio" cercando di fornire infrastutture e tecnologie a basso costo (e free) ma valide a piccole comunità locali mirate a migliorarne l’istruzione e gli aspetti sanitari (pompe per pozzi). Anche se proprio di bassa tecnologia non si tratta….
Inoltre cerchiamo di creare una sponda di supporto negli studenti del nostro paese che realizzeranno, insieme ai partner, tutti i sistemi elettronici e… sperimenteranno il fotovoltaico anche nella propria scuola!

Certo, non è ancora un percorso di decrescita ma lavorare insieme (nord, sud ed est del mondo) per iniziare a modificare i consumi energetici orientandoli alle rinnovabili e rendersi conto che si è tutti sullo stesso pianeta forse è un modo di iniziare un percorso verso un’altra civiltà.

Software libero nelle pubbliche amministrazioni

logo Caserta hacklab
E’ disponibile la petizione per sollecitare il governo ad adottare il software libero, in luogo di quello proprietario, nelle pubbliche amministrazioni prima di operare altre scelte nell’ambito della politica di austerità .

Il testo della lettera è qui disponibile ed è anche possibile firmarla.

Riporto il testo di un commento che mi sembra particolarmente centrato:


"Concordo in pieno il contenuto di questa lettera ma soprattutto spero che un giorno non molto lontano i nostri figli possano essere educati realmente all’ informatica e pertanto al free software che per me rappresenta l’unica fonte di indiscutibile indipendenza culturale e di crescita professionale nel settore dell’ IT e non solo."

A rischio le maturità!

esamiRiporto da Repubblica.it:


<Il governo Berlusconi ha dimenticato di mettere in bilancio i soldi per la maturità.
Così, circa 140 mila insegnanti della scuola superiore italiana e 10 mila presidenti di commissione impegnati nei prossimi esami di Stato rischiano di dovere ricorrere al giudice per ottenere gli ‘spiccioli’ previsti come compenso per l’esame di giugno.
>

Senza invidia per i milanesi, se sceglieranno un siffatto amministratore per la propria città!

La notizia "simpatica" potrebbe invece essere questa, almeno nel caso che la vostra scuola sia dotata di  pc e voi ne abbiate necessità:

< Ma cosa occorre fare per farsi pagare, si chiedono i prof?
"Abbiamo già avviato e lo faremo anche per il futuro le ingiunzioni di pagamento che potrebbero concludersi con pignoramento dei beni della scuola", risponde Di Menna, segretario Uil scuola.
>



Alla faccia del buon funzionamento della scuola di nuovo pubblica (forse).

:’-(

Food Force ora in italiano!

food force, il gioco didatticoFood Force, il videogioco umanitario del Programma alimentare mondiale, parla italiano grazie alla collaborazione con Rai Net. Il videogioco vuole sensibilizzare i ragazzi sul problema della fame e si può scaricare gratuitamente dal sito Rai. I giocatori devono portare a termine sei missioni, pilotare un aereo alla ricerca delle persone affamate, consegnare gli aiuti dopo aver superato una serie di ostacoli, aiutare la popolazione nella ricostruzione. Immagini tridimensionali, una squadra di operatori umanitari, un’isola immaginaria di nome Sheylan sulla cui popolazione si sono abbattuti guerra e carestia compongono il mondo virtuale di Food Force. Ma non è solo un gioco: è anche una comunità virtuale dove i ragazzi, attraverso il sito, possono incontrarsi e gli insegnanti trovare informazioni utili per la didattica sul tema delle grandi emergenze quali la fame e sugli interventi per fronteggiarle.

Fonte:  Sophia.it