Due parole su…

In attesa dell’audio dell’intervento di Cristiano-Onino, vorrei riprendere alcune cose particolarmente interessanti del suo intervento così come lo ricorda la mia memoria.

Per una maggiore precisione Cristiano mi ha fatto notare che alcune delle cose riportate nell’intervento di Gubbio sono presenti anche in un suo post dell’ottobre 2004, uno dei primi che lessi sul suo blog..

La domanda che mi ha colpito molto è stata quella in cui Cristiano si chiede (e ci chiede) che senso abbia mantenere una scuola "lineare" in un mondo che prima e dopo di essa si muove ormai in un mondo reticolare!
E nella sua analisi, molto didattica per uno che non lavora nella scuola, arriva alla conclusione che la scuola debba dare ancora quella coscienza critica che permetta alla persona di acquisire conoscenza in maniera consapevole e non passiva.
L’apprendimento creativo, esplorativo che Illich (1, 2, 3, 4) contrapponeva alla scuola classica nel suo "descolarizzare la società" degli anni ’60…

Ma l’intervento di Onino ed il successivo brainstorming del gruppo "blogdidattici" allargato del sabato, hanno evidenziato altre problematiche connesse  con un effettivo diffondersi dei blog e dell’insegnamento "in rete" (per ora definiamolo così): la carenza cronica di strutture (HW e SW e spazi fisici) e di  "uman knowledge" in grado di permettere la trasformazione da scuola lineare a scuola in rete.

In effetti l’idea, pur apprezzabile, del Miur di mettere a disposizione delle scuole una piattaforma di blogging gratuita è sembrata tardiva ed inadeguata, se non si ha l’intenzione di investire anche nelle scuole.
E non solo in strutture, ma sul personale!

Tra i blogger-didattici presenti infatti è diffuso il pensiero che tutto il nostro lavoro didattico in rete sia stato effettuato in forma puramente volontaristica  e sulla base di un costante autoaggiornamento spesso non riconosciuto dall’amministrazione.  E senza alcuna differenza di stipendio rispetto a chi non si è imbarcato nell’esperienza.

In tutti noi era evidente l’impossibilità di pensare ad una diffusione generalizzata di questo modo di fare scuola nelle attuali condizioni strutturali e normative delle scuole italiane.
Ed è sembrata quasi una provocazione l’accenno alla possibilità per gli studenti di lavorare da casa sui blog visto che ormai le tecnologie informatiche sono in tutte le case.
Ammesso che questa fosse la realtà (e non lo è) dove finisce il ruolo educativo dell’insegnante, oppure si pensa di estendere all’infinito l’orario di servizio (tutor 24×7!) a parità di salario?

La realtà è che queste nostre sperimentazioni sono destinate a rimanere tali se non si pensa di investire profondamente nella formazione e non si smette di vedere nelle "nuove tecnologie" la mera occasione di ulteriori tagli di bilancio.

Basterebbe trovare anche qualche risposta a questi primi banali quesiti/problemi usciti dalla nostra discussione:

  • chi paga la bolletta telefonica? (xdsl per tutti i docenti che partecipano a sperimentazioni in rete?)
  • come quantificare/certificare il tempo aggiuntivo del lavoro online?
  • come valutare le attività di rete?
  • come prevedere sgravi fiscali per l’acquisto degli strumenti informatici necessari?
  • un pc per classe (!?!) o tutte le classi laboratori aperti? (che senso ha infatti un Pc e 25 studenti?)
  • come prevedere livelli stipendiali differenziati per lavori formativi differenti?

Bene, di dubbi e domande ne abbiamo sollevati un bel po’… ora speriamo anche di avere qualche risposta. 
🙂

La fine della scuola?!?

Segnalo l’articolo-proposta di Limoncello su Tracciati, un urlo di dolore per la scuola pubblica ed una proposta di rifondarla dalla base.  Ne approfitto anche per segnalare lo speciale Scuola di "agli Incroci dei venti".

Credo che quelli di noi che ancora condividono la voglia di non assistere passivamente all’agonia della scuola pubblica debbano, in qualsiasi modo, impegnarsi per una sua rinascita.

Spero che anche blogdidattici, che tanto ha dato a questa comunità, possa divenire un luogo di rilancio per "un’altra scuola" che non sia quella partorita nelle stanze del Miur da gente che non l’ha mai vissuta o che ne è assente da troppo tempo, vincolata solo ad obiettivi di tipo economico (leggi tagli!).

Suggerisco, a chi non ne abbia ancora preso visione, di dedicare qualche minuto alla lettura dei documenti "non ufficiali" reperibili su educazione&scuola:

Ho seri dubbi che si possa rimanere indifferenti al modo in cui sono riorganizzati (!?!) i corsi ed al taglio di personale sotteso che si può ricavare anche solo da una superficiale lettura dei quadri orario.

E’ la fine della scuola?  Abbiamo ancora voglia e possibilità di evitarlo? Anche le ICT hanno fallito o, peggio, sono una delle cause del lento deperire della scuola?
Sono tante le domande, spero siano ancora di più i nostri tentativi di trovare delle risposte…

Riforma delle superiori…

Fonte:  Comunicati del MIUR

Via libera all’iter della riforma del II ciclo di istruzione e formazione
Sarà rafforzata la realizzazione dei percorsi in un’unica sede (campus)
I nuovi percorsi liceali saranno avviati a organici invariati

I responsabili Scuola dei partiti della maggioranza, nel corso di un incontro con il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Letizia Moratti, hanno espresso una sostanziale intesa sull’impianto e sui contenuti della riforma del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione professionale, che saranno introdotti a partire dall’anno scolastico 2006-2007 ad organici invariati.

Al Ministro è stato dato mandato di avviare l’iter formale approfondendo la valutazione circa l’equilibrio delle aree disciplinari in rapporto all’identità dei diversi licei nonché valorizzando e rafforzando la realizzazione in una unica sede (campus) dei percorsi liceali tecnologici ed economici e di quelli di istruzione e formazione professionale.

Roma, 18 aprile 2005

Notare che:

  • gli organici sono invariati per… il primo anno!
  • i gruppi di pressione per le varie aree disciplinari sono pregati di fare lobbing (fa molto statunitense)
  • anche l’idea di Campus risulta "moolto pittoresca"

Meditate gente, meditate… forse è il caso di iniziare a seguire l’esempio delle scuole milanesi.
🙁

XV settimana cultura scientifica e tecnologica: OpenLab all’Einstein

Dal 14 al 20 marzo prossimi si terrà la settimana della cultura scientifica e tecnologica.

Tux-Ein

Ne approfitto per invitarvi all’OpenLab su "software libero e condivisione della cultura scientifica e tecnologica" che si terrà all’Einstein di Roma nei giorni 16-18 marzo 2005.
Durante queste giornate saranno sperimentati alcuni live -cd linux e discusso il loro utilizzo nella didattica.

A questo proposito vi segnalo anche l’interessante articolo di ZeusNews sui live-cd linux.
🙂

Form@re numero 32

FormareE’ uscito il numero 32 della newsletter Form@re, curato dai prof.ri Calvani e Ranieri dell’UniFI.
In questo numero ci si occupa di "Le nuove tecnologie nella scuola. Riflettere il passato per comprendere il futuro."

Qui l’editoriale del nuovo numero ed è da segnalare anche l’articolo di Milena Mencarelli, laureata "formatore multimediale", con una analisi della rivista "Golem" tratta dalla sua tesi di laurea.