“Onorare la conversazione”

Lettera aperta

“La Tipic Inc. è lieta di ottenere dal pubblico informazioni o suggerimenti relativi al Sito e/o ai Servizi.”

Spett.le Redazione di Splinder,

mi permetto di tornare sulla questione “minori” e “Condizioni generali di utilizzo del sito e dei servizi Splinder’, poiché la mia precedente e-mail è rimasta senza risposta.
Premetto che il problema non riguarda solo Splinder, ma tutti gli operatori di servizi commerciali e che mi rivolgo alla vostra redazione solo ed esclusivamente perché sono vostra utente dal 2003 e sono un’insegnante che utilizza il blog nella didattica usufruendo dei vostri servizi.
Dal 2003 ho portato sulla vostra piattaforma circa 160 ragazzi, che si sono regolarmente registrati, poiché allora non esisteva nessuna restrizione. Alcuni di loro, quasi sicuramente, sono oggi vostri utenti e sono tuttora minorenni.
Il rispetto della legalità imporrebbe a noi docenti di fermare le attività di sperimentazione e/o di trasferirle in altre piattaforme, ma mi permetto di sottolineare che in Italia i blog didattici sono nati su Splinder e hanno dato vita ad una comunità che tiene traccia di tutte le iniziative in campo educativo e promuove l’incontro annuale di Gubbio che quest’anno giungerà alla sua quinta edizione.
Internet, che rappresenta per tutti una grande opportunita’ di crescita culturale, è anche il mezzo che riconosce a tutti la piena liberta’ di espressione.
Come garantire ai minori la libertà di espressione? Chi deve assumersi la responsabilità?
Credo che la responsabilità debba essere condivisa dalla famiglia, dagli insegnanti, dalle istituzioni e dagli operatori del settore.
Spero e mi auguro che Splinder, la piattaforma che ci ospita, voglia aprire una conversazione su questa tematica perché solo insieme possiamo trovare risposte soddisfacenti per tutti.
Mi permetto di segnalare la tavola rotonda che si terrà a Roma il 6 febbraio 2008 dal titolo: “I ragazzi, Internet e i cellulari: opportunità e rischi. A chi la responsabilità per un utilizzo sicuro?

Buon anno

carla astolfi

Lettera inviata
Pubblicata anche in: Il blog nella didattica

Riordino e potenziamento degli istituti tecnici e professionali

Il recupero dell’istruzione tecnica e professionale a pieno titolo nell’istruzione pubblica superiore, dopo la controriforma Moratti, avviene per decreto legge.
Quale?
Ma quello sulle privatizzazioni (leggi Bersani) che diamine!

Dal sito del MPI estrapolo:
"
Si adottano appositi regolamenti ministeriali per snellire il numero degli attuali indirizzi di studio degli istituti tecnici e professionali, per avere un monte ore di lezioni sostenibile dagli allievi…"

Accidenti… avrei dovuto immaginare che dopo lo sviluppo sostenibile qualcuno avrebbe pensato anche… all’istruzione sostenibile!

:’-(

Fonte:  MPI

Earth Charter – Carta della terra…

Statuto Carta della terra
e
Teaching Substainability Guidebook!

Letto e scaricato da
http://ejournal.eduprojects.net/ESP-ACE6/

Forse ne eravate già informati. Per me è invece  la Scoperta di inizio d’ anno!
Vi ho trovato   conferme e suggerimenti preziosi.Un incoraggiamento  per noi educatori "illuminati" a continuare  lungo il cammino intrapreso anche in questo 2007, non privo di incertezze e preoccupazioni!

 AUGURI a tutti i compagni di Viaggio!

Patrizia

E-learning: panacea per i problemi della formazione ?

Il neologismo e-learning è un termine che sta riscuotendo un buon successo di pubblico e di critica, tanto che si è ormai stabilmente insediato nei diversi ambienti della formazione. Aumenta, di anno in anno, il numero delle istituzioni formative, soprattutto università ed aziende, che si avvalgono di questa modalità per attivare corsi di aggiornamento e perfezionamento, master e, in alcuni casi, lauree di primo livello. E-learning, nell’accezione comune, ha sostituito, anche se non completamente, l’ambiguo acronimo FAD (Formazione A Distanza). Quest’ultima continua, in ogni caso, ad opporre una strenua resistenza al cambiamento, sostenuta soprattutto dai cospicui investimenti, operati nel settore dalle numerose agenzie, spuntate a centinaia negli ultimi anni, e che hanno fatto della formazione un vero e proprio affare. Il concetto sotteso dal termine “e-learning”, è, innanzi tutto, più esteso del concetto di FAD, che rinvia ad una didattica incentrata più sui contenuti che sulle persone. FAD vuole esprimere un’idea neutra, cercando di collocarsi in una posizione equidistante tra i due principali attori della formazione, il docente e il discente. E-learning richiama, invece, l’idea di apprendimento (to learn = apprendere) e pertanto rivolge una maggiore attenzione al discente piuttosto che al docente. Del resto, in questa modalità di formazione, il docente scompare o, piuttosto, si trasforma nella figura del tutor on line, personaggio misterioso ed invisibile, che opera dietro le quinte; a volte è visto come una specie di deus ex machina, incaricato di sbrogliare la matassa, quando le cose si stanno facendo complicate, a volte poco più di un buon tecnico informatico, che garantisce la stabilità e la continuità del collegamento e quindi della “fruizione” dei contenuti. Scegliere tra FAD ed e-learning significa, in qualche modo, operare una scelta di campo pedagogico, schierarsi tra il vecchio che resiste e il nuovo che avanza, tra chi pone l’accento sulla “trasmissione” di contenuti e chi intende ricreare, seppure in maniera virtuale, le interrelazioni che si instaurano tra discenti e tra docente e discente in un’aula scolastica.

 Questo clima collaborativo, teorizzato nel coooperative learning e implementato in tante esperienze della scuola primaria e secondaria, tende a favorire non solo l’apprendimento puro e semplice di “contenuti” ma, soprattutto, quello di “comportamenti” e, in ultima analisi, di “competenze”. Insomma, si ripropone il dualismo tra chi ritiene che compito principale di un corso di studi sia quello di “informare” e chi invece sostiene che tale corso debba assolvere al compito di “formare”, lo stesso dualismo che nasce tra due diverse modalità di interpretare il ruolo del docente. Al momento, i due schieramenti sono in perfetta parità, ma sono sempre più diffuse modalità di FAD che potremmo definire “enhanced” (potenziate) e che consistono nell’aumentare l’interazione tra il discente, “lettore” di contenuti in Internet, e il tutor on line, attraverso l’uso di forum, e-mail e, qualche volta, chat. Siamo, tuttavia, ben lontani dalla soluzione definitiva del problema. Da una parte, è certo che queste modalità di erogazione della formazione hanno contribuito a rimuovere parzialmente gli ostacoli sul cammino della piena attuazione del processo di apprendimento-insegnamento: difficoltà di accesso alle aule ed ai laboratori, a causa del sottodimensionamento delle strutture esistenti, distanza dalle sedi scolastiche e relativi tempi di percorrenza per raggiungerle, difficoltà a sostenere i costi di soggiorno presso la città sede dell’ente di formazione, situazioni particolari dovute a condizione fisiche di inabilità, temporanea o permanente, ecc. Dall’altra parte, si impone sempre più urgentemente la necessità di cambiare il punto di vista sulla strutturazione dei contenuti “elettronici” e sulla progettazione degli ambienti virtuali, attraverso i quali avviene l’apprendimento. Eliminare la presenza del docente come intermediario tra le competenze da far apprendere – il “cosa” – e il discente è, al momento attuale, estremamente improponibile, senza un ripensamento sul “come”  fare didattica in un ambiente innovativo e ancora poco strutturato. A questo punto non resta che sospendere il giudizio sull’e-learning. Allora, FAD? No, grazie. Meglio “FAi Da te”.

Insegnare coi nuovi media

Intervista di Marco Traferri a Stefano Zenni (per Apogeonline).
Dall’introduzione:
Sperimentazioni suggestive fanno pensare a cambiamenti profondi nel mondo della scuola e nella didattica. Quali scenari ci si possono aspettare? Internet si rivelerà di supporto agli insegnanti e agli studenti? Come si modificherà il rapporto tra docente e studente? Lo abbiamo chiesto Stefano Zenni, docente universitario e noto musicologo di RadioTre.

Iscrizione corsi online!

Sono aperte le iscrizioni ai seguenti corsi:

  • E-learning – strategie didattiche
  • LinuxLab – introduzione a gnu/linux

I programmi dei corsi sono visionabili sul sito dell’Itis Einstein.

Le iscrizioni resteranno aperte fino al 10 settembre e l’inizio dei corsi è previsto per il 15 settembre 2005.

Le richieste vanno inviate a  staff2@itis-einstein.roma.it  indicando il corso per il quale si richiede l’iscrizione.
Saranno accettate le prime 30 iscrizioni per ciascun corso.