La piattaforma de Il cannocchiale

La piattaforma de Il cannocchiale è semplice e abbastanza funzionale. Ha il vantaggio di poter inserire immagini dal proprio computer, senza particolari difficoltà. I templates sono modificabili anche in corso d’opera. Tra gli svantaggi segnalo l’impossibilità di poter gestire più di un blog e anche la gestione delle rubriche non funziona molto, poichè anche si si scrive su una rubrica secondaria, gli articoli compaiono comunque anche sulla principale il che è superfluo e poco significativo. Personalmente apprezzo di più splinder se non fosse per il problema delle immagini. Ma credo che il tutto possa essere addirittura superato dalla gestione dell’Emilia Romagna. Se splinder permettesse di inserire immagini dal proprio PC avrebbe quasi il monopolio dei blog!!

Carmelo

Come questo blog sta diventando un multiblog

Come questo blog sta diventando un multiblog


Da un’idea lanciata da me in un commento del 4 febbraio “Io ho un’idea che mi rimugina in testa da stamani e che propongo agli affezionati di questo blog (maestraleila,remurelli,carmelo e chi ne ha voglia…): perchè non vi invito a postare?
Con splinder si può e Carmelo che non è splinder si può sempre creare un blog di appoggio su splinder! Che ne dite?
Fatemi sapere mtb”,
oggi siamo in molti a scrivere su questo blog e l’invito è sempre valido per tutti quelli che volessero collaborare nell’ottica del confronto e dello scambio di esperienze del nostro mondo di lavoro che è la scuola.


Che dire? Grazie per quello spirito di condivisione che stiamo mettendo in pratica.


mtb



Napoli, Sabato 14 febbraio, Galassia Gutenberg

Napoli, Sabato 14, ore 19.00-22,00 – “Galassia Gutenberg”.
Blog: come cambia la scrittura nella rete
Conferenza con interventi di Giovanni De Mauro, La Pizia, Giulio Mozzi, Personalità Confusa, Tiziano Scarpa, Luca Sofri – Coordinamento di Marino Sinibaldi

Io ci sono stato (frammenti di un resoconto a caldo):
(senza virgolette, perché si tratta di trascrizioni non verbatim rese a memoria e poco affidabili)

– Il blog è una forma di erogazione dell’io, un personal media che permette un’ampia ricchezza di linguaggi e di registri (Marino Sinibaldi, intelligente e facondo, ma un po’ sulla difensiva, come uno che stesse parlando dei punk ad un concerto dei Sex Pistols).
– Il blog non è altro che un sito personale di nuova generazione, non esiste una lingua specifica del blog; la novità risiede nel linguaggio tecnologico che permette interattività, multimedialità e facilità di aggiornamento. Ma è auspicabile che dietro ogni bloggers ci sia una persona dotata di alto senso di responsabilità e rispetto civico (Luca Sofri, che mi aspettavo meno accigliato. Peraltro, ho condiviso alcune cose che ha detto, ma non ho apprezzato il tono gridato e supponente e qualche ricerca di facile applauso. Non vorrei che la vicinanza con certi ingombranti fogli, fosse stata per lui una cattiva maestra).
– Il blog è un palcoscenico, una piattaforma facile da aggiornare quotidianamente (Lorenzo, Personalità Confusa dalla faccia simpatica di timido riflessivo).
– Il blog è un modo di ricercare la propria identità, mascherandola ed offrendola quotidianamente agli altrui sguardi; ma può diventare anche un modo per moltiplicare gli sguardi sull’informazione (LaPizia, che si autodefinisce, teneramente, una snob. Ma pare meno sprovveduta di quello che appare).
– Il blog offre a chi scrive uno strumento di veloce esecuzione ed un’ampia possibilità di scambio con i propri interlocutori (dialogicità). Dalla scrittura meditata si passa alla scrittura immediata, con l’impegno di raccontare almeno una cosa al giorno (quotidianità) (Giulio Mozzi, che mi pare svolgere spesso bene il suo impegno quotidiano di bloggers, e qualche volta egregiamente. Certo meglio di come parla in pubblico. Ma peggio di come scrive sui fogli stampati in forma di libro. Del che non me ne faccio meraviglia. Un buon libro è sempre un buon libro, ma la televisione…).
– Il blog può essere anche una fonte giornalistica. Esemplare il caso del blogger irakeno che ha raccontato la sua vita sotto i bombardamenti. Ma attenzione a rispettare un codice deontologico che contempera una trasparente indicazione delle fonti (Giovanni De Mauro che svolge bene la parte dell’editoria giornalistica).
– Un blog può anche essere un’opera collettiva, come una rivista letteraria online in cui scrittori e critici comunicano direttamente col proprio pubblico senza passare per il filtro, l’ausilio e la manipolazione di redattori, editori e distributori. Attraverso un blog si può comunicare senza un “guardiano della soglia” che, nel bene e bene male, stia lì a decidere cosa debba passare e cosa no. In questa prospettiva, assume una forte caratura la volontà autonoma e solitaria di pubblicare (Tiziano Scarpa, che lì rappresentava soprattutto la voce interessante e engagé di Nazione Indiana).
– Un blogger svolge la sua attività senza fini di lucro (ma magari con la sottesa speranza di una remunerazione). È qui la vera differenza con scrittori e giornalisti di professione. (Détto da un blogger del pubblico dal forte accento toscano, di cui purtroppo non ricordo né nome né coordinate Internet. Con qualche ragione, Scarpa liquida l’intervento come demagogico. Ma lo fa con spiacevole tono perentorio e come chi sa che l’accusa di demagogia attira il plauso generale dell’uditorio).
– Un blogger è soprattutto un vanitoso (Détto dal simpatico autore del blog mianonna in carriola, il quale, oltre che vanitoso, ama autodefinirsi cialtrone).
Poi c’è stato un party con tanto di tarallucci e vino.
Io ho bevuto solo mezzo bicchiere.

gaetano

P.s. Chiedo preventive scuse per eventuali errori nella trascrizione di fatti, detti, nomi ed indirizzi blog.

Commento all’articolo

Commento all’articolo “I blogs didattici


“Probabilmente sono l’ultimo arrivato all’interno di questa esperienza. Cosa mi sono prefisso? Amzitutto glissare rispetto alle lentezze di preparazione e di gestione del sito della scuola, e qui credo siano di aiuto i molti colleghi che hanno siti personali. Poi volevo uno strumento agile e facilmente modificabile, caratteristica che non appartiene ai siti. La mia maggiore difficoltà è cercar di coinvolgere i miei ragazzi e i loro genitori in quest’avventura, che altrimenti non avrebbe senso,ma questa difficoltà stimola molto la mia fantasia e la mia creatività, e mi spinge a cercare nuove soluzioni. Vedo questo strumento molto legato alle attività scolastiche e potrà anche diventare una sorta di consigliere per approfondimenti. Ho letto alcune obiezioni, ma credo che se qualcuno ha difficoltà a “portarsi a casa pure il blog” abbia smesso di aver voglia di provare a imparare, magari insieme ai propri ragazzi. Ritengo importante dire che ho una classe terza elementare e che le mie opinioni dovranno confrontarsi con ciò che avverrà in futuro, ma ciò non sminuisce la potenzialità di uno strumento flessibile come questo. A presto Carmelo”


Riporto il commento di Carmelo Stornello a proposito di blogs didattici.Condivido le sue idee e lo ringrazio per questi spunti che spero ci portino tutti a riflettere.


mtb

I blogs didattici

I blogs didattici


Vorrei ringraziare i colleghi che “bloggano” e che sono presenti qui: spero che le segnalazioni aumentino per poter fare di questo blog un punto di riferimento per chi utilizza questo nuovo strumento.


Sto facendo da un po’ di tempo delle riflessioni sul blog didattico e sul suo utilizzo.


Ciascuno di noi, ne ha fatto un qualcosa di personale, per accrescere il livello comunicativo, relazionale con i propri alunni che sono al centro delle nostre attività, non dimenticando le proprie discipline e la didattica delle stesse.


Vorrei aprire una riflessione su questi temi per capire meglio la direzione da prendere ed eventualmente migliorare, al di là dell’euforia iniziale, che penso abbia preso tutti noi.


Ho sentito critiche del tipo:



  • è solo una bacheca virtuale

  • ma chi ce lo fa fare di portarci a casa … anche il blog

  • è utile?

  • ma gli studenti non li vediamo a scuola?

  • e chi ci paga per tutto questo tempo?

Queste “critiche”, anche se non condivisibili, perlomeno per me, ci dovrebbero portare a riflettere e a capire meglio.


Ho scritto di getto queste idee, ma spero di iniziare uno scambio proficuo con tutti voi


mtb


Perchè questo blog?

perchè questo blog?

Questo blog nasce per condividere, comunicare, collaborare con i blogs didattici presenti attualmente in rete: basta segnalare il proprio blog, o di altri autori per entrare nella rete dei blogs!

Siete d’accordo?

Mandate i vostri commenti!!

Maria Teresa Bianchi