rilevazione free software

Vi invito a partecipare alla rilevazione di cui sotto;  secondo l’ultimo paragrafo le nostre informazioni potrebbero influire sulle scelte future del Miur per i laboratori nelle scuole.
Mah…  concediamo fiducia?!?

Avviso 1 giugno 2005

Oggetto: Progetti / esperienze di uso e produzione software a codice sorgente aperto

Fino a lunedì 14 giugno è possibile rilevare iniziative, progetti o esperienze che abbiano avuto come elemento qualificante l’uso oppure la realizzazione di software di tipo opensource.
Le scuole che ritengono particolarmente significative dette esperienze, possono proporle come buona pratica scaricando l’apposita scheda disponibile all’indirizzo.

http://www.osservatoriotecnologico.net/osspanel/defaltimoparagrafot.htm

e restituirla a:

info@osservatoriotecnologico.net

Le scuole che si avvarranno di questa opportunità dovranno effettuare anche la rilevazione dell’uso di prodotti opensource mediante il questionario disponibile all’indirizzo

http://www.istruzione.it/area_riservata/attrezzature tecnologiche.htm

non oltre la stessa data del 14 giugno; ciò per consentire l’abbinamento tra i due tipi di informazioni, tra loro complementari. Le esperienze raccolte saranno pubblicate nell’Archivio Nazionale di Buone Pratiche di Open Source a scuola accessibile on line dal 22 giugno prossimo sul sito dell’Osservatorio Tecnologico.

Poiché dagli esiti di tale indagine potrebbero determinarsi, su larga scala, scelte molto significative con importanti ripercussioni sulla gestione dei laboratori informatici, delle attrezzature telematiche in possesso delle scuole nonché su alcune azioni formative per il personale, si invitano tutti coloro che fossero interessati alle esperienze nel campo dell’Open Source ad aderire rapidamente all’iniziativa.

Fonte: edscuola.comistruzione.it

Indagine sull’open source nelle scuole!

OSSERVATORIO PERMANENTE DELLE ATTREZZATURE TECNOLOGICHE PER LA DIDATTICA NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE STATALI

Avviso 20 maggio 2005

Oggetto: Indagine sull’utilizzo, produzione e distribuzione del software opensource

L’ elaborazione di un quadro strutturato e sistematico del settore dell’ Open Source risulta strategico per analizzare le caratteristiche e le tendenze in atto nell’ utilizzo di questo tipo di software.
Per tale motivo da lunedì 23 maggio 2005 a sabato 2 luglio 2005 sarà attiva la funzione di rilevazione relativa all’ utilizzazione del software Open Source nell’ambito dell’Osservatorio Permanente delle Attrezzature Tecnologiche.
Le Istituzioni scolastiche statali che utilizzano tale software potranno inserire i dati accedendo alla funzione al seguente indirizzo:

http://www.istruzione.it/area_riservata/attrezzature_tecnologiche.htm

Analogamente all’acquisizione dei dati sulle attrezzature tecnologiche occorrerà:

  • cliccare sul pulsante ACCEDI ALLA PROCEDURA;
  • digitare il LOGIN (Codice utente e password);
  • digitare il codice meccanografico della propria scuola;
  • cliccare sulla dicitura

"Indagine sull’utilizzo, produzione e distribuzione del software opensource"

E-learning, istruzioni per l’uso.

Da seguire con attenzione il ciclo di seminari sull’e-learning organizzato dal CISI UniTO di cui riporto integralmente la presentazione:

Il CISI e il LIASES organizzano un ciclo di seminari destinati ai docenti, agli studenti e al personale universitario interessato a progetti di e-learning.

Il ciclo di seminari è composto da 3 incontri che si svolgeranno da aprile a luglio 2005 e si concluderà il 20 settembre con un Convegno di Ateneo sull’e-learning.

Obiettivo dei seminari è affrontare alcune tematiche centrali per chi intende realizzare iniziative di e-learning:

  In particolare sono da ascoltare i video degli interventi del seminario sulla proprietà intellettuale dei materiali online, attualmente già disponibili.

Brevetti: il 17 maggio mobilitazione nazionale!

Il senatore Cortiana ha invitato ad una mobilitazione nazionale a sostegno della mozione in senato contro i brevetti sul software.

A questo proposito è stata diffusa una lettera/appello che Richard Stallman, presidente della Free Software Foundation, ha voluto indirizzare a onorevoli e senatori italiani e che riportiamo integralmente:

"
[Testo originale della lettera]

Cari membri del Parlamento italiano,
Gli sviluppatori e gli utilizzatori di software in Europa si troveranno di fronte ad un grande pericolo se l’UE permetterà di brevettare le tecniche di software: il pericolo di essere incriminati per le idee contenute nei
software che essi sviluppano e usano.

A differenza del copyright, che protegge la descrizione dell’intero programma ma non le singole idee che lo compongono, la brevettabilità del software consentirebbe un monopolio sull’uso di tecniche generiche. Un programma complesso è la combinazione di migliaia di queste tecniche. Se un paese permette la brevettabilità di ognuna di queste tecniche, un programma complesso può infrangere centinaia di brevetti in un colpo solo.
( secondo uno studio svolto lo scorso anno il Kernel di Linux, la parte centrale del programma linux, usato per il sistema operativo GNU, infrangerebbe 283 brevetti USA)

Come sono queste tecniche? Consideriamo la "progress bar", la barra progressiva che gradualmente passa dallo 0% al 100% mostrando sullo schermo la realizzazione di una operazione, come l’apertura di una pagina web o lo scaricamento di un documento. Questa tecnica è una piccola parte contenuta in migliaia di programmi software che svolgono differenti
funzioni. Persino questa tecnica è stata brevettata all’Ufficio Europeo dei Brevetti, insieme ad altre 50.000, a dispetto dello stesso trattato costitutivo dell’Ufficio Europeo dei Brevetti. Se la Direttiva del Unione
Europea desse un valore legale a questi brevetti, gli sviluppatori e gli utilizzatori di migliaia di programmi rischierebbero la minaccia di incriminazioni.

Un programma è come un romanzo: una raccolta di dettagli che insieme sviluppano molte idee. Immaginate cosa accadrebbe se ogni idea letteraria venisse brevettata, per esempio "una scena d’amore con una donna sul balcone" o "gli occhi blu di una persona che assomigliano al mare".
Chiunque scrive un romanzo potrebbe violare diverse centinaia di brevetti; se uno scrittore scrivesse con la preoccupazione di essere incriminato difficilmente scriverebbe un buon romanzo. Non è questo il modo di
promuovere la scrittura né dei romanzi, e neanche dei programmi software.

Le pressioni per la brevettabilità del software provengono principalmente dalle multinazionali dell’informatica. Esse vogliono la brevettabilità del software perché ognuna ne detiene migliaia negli USA e li vuole importare in Europa. Se l’Europa permetterà la brevettabilità del software le
multinazionali (molte non europee) avranno uno strumento di controllo sull’uso del software in Europa.
Molti legislatori non hanno mai avuto a che fare con lo sviluppo di software, così possono credere ai miti relativi all’efficacia dei brevetti sul software. Per esempio il mito sulla protezione brevettuale dell’intero disegno di un prodotto, se si dice che un programmatore può ottenere un
brevetto per "proteggere il suo programma" questo potrebbe avvalorare questo mito.

Poi c’è il mito che vuole che i brevetti possano "proteggere" i "piccoli inventori" dalla competizione delle multinazionali. Se questo fosse vero le multinazionali non sarebbero favorevoli alla brevettabilità del software. Ogni multinazionale usa le sue migliaia di brevetti per mettere
ognuno nelle condizioni dello scambio le licenze. Così facendo il programma innovativo di un piccolo inventore combinerebbe le sue poche nuove idee brevettate con le centinaia (o migliaia) di idee ben conosciute, alcune brevettate da IBM, alcune brevettate da Microsoft, ecc.
Poi loro si comporteranno con lui come se la questione dei brevetti non ci fosse. C’è quindi il mito del vantaggio che le compagnie americane avrebbero proprio perché gli USA riconoscono la brevettabilità del software mentre l’Europa no. Se questo fosse vero, le compagnie statunitensi ed il governo degli Stati Uniti non presserebbero l’Europa
per consentire la brevettabilità del software.

Al contrario l’Europa ora ha un vantaggio.

I brevetti degli Stati Uniti riguardano soltanto ciò che è fatto negli Stati Uniti, ma ognuno può avere un brevetto statunitense. Le compagnie europee possono avere brevetti statunitensi e attaccare gli sviluppatori americani. Ma attualmente gli Americani non possono avere brevetti
software Europei e quindi attaccare gli Europei. Fino a che l’Europa rifiuterà di brevettare il software, l’Europa avrà questo vantaggio, Se l’Europa mantiene il suo vantaggio, con il rifiuto di brevettare software, finalmente il mio paese può trovare necessario competere cambiando la sua
insensata politica.
Per favore aiutate gli Stati Uniti a salvarsi dai brevetti sul software, salvando innanzitutto voi stessi.
"

Fonti:  punto-informatico.itanitel.it

Da windows a linux restando in… win!?!

Il due maggio all’Einstein di Roma si è tenuto il workshop del progetto Lazzaro, un modo di utilizzare linux restando in windows e rivitalizzando vecchi pc che vengono usati come semplici terminali di rete.

Sono ora disponibili le presentazioni effettuate quella mattina mentre, se vi trovate a passare da Roma, potete venire a trovarci e provare il sistema nei nostri laboratori.

😉